La frase divenne per la prima volta una canzone, “All That Glitters Is Not Gold”, nel 1901, con parole di George A. Norton e musica di James W. Casey. La canzone è forse meglio ricordata oggi per la sua inclusione in Bowery Bugs (1949), un cartone animato di Bugs Bunny basato sulla storia di Steve Brodie.,
Neil Young ha usato la frase nella sua canzone “Don’t Be Denied” (“Beh, all that glitters isn’t gold / I know you’ve heard that story told”), dal suo album del 1973 Time Fades Away, per esprimere la sua “consapevolezza che anche il successo non lo renderebbe felice”, anche dopo aver ottenuto fama e denaro.
La frase è referenziata con un’inversione del significato usuale in J. R. R., Tolkien poesia, “L’Enigma di Strider”, originariamente scritto per La compagnia dell’Anello:
Tutto ciò che è oro non glitter,
Non tutti quelli che vagano sono persi;
Il vecchio ch’è forte non sfiorisce,
le radici Profonde non sono raggiunto dal gelo.Dalle ceneri un fuoco sarà svegliato,
Una luce dalle ombre sorgerà;
Rinnovata sarà la lama che è stata rotta,
La corona di nuovo sarà re.– J. R. R., Tolkien, The Riddle of Strider, The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Il poema sottolinea che a volte l’oro è nascosto o scambiato per qualcos’altro, al contrario delle facciate sgargianti che vengono scambiate per oro vero. Strider, segretamente il legittimo re di Gondor, sembra essere un semplice Ranger. Fondamentalmente, sia la frase di Tolkien che l’originale chiedono al lettore di guardare sotto la pelle, piuttosto che giudicare solo dall’aspetto esteriore.,
Nell’episodio, “All That Glitters” di SpongeBob SquarePants, SpongeBob dà un breve soliloquio della citazione shakespeariana direttamente al pubblico.